Cosa conta di più nella vita di un atleta? Vincere adesso a tutti i costi o sapere di vincere domani?
Vincere oggi è una delle cose più ricercate, in ogni ambito. Siamo nella cultura del "tutto subito", e anche nello sport vogliamo ottenere subito i risultati desiderati.
Questo lo porta spesso a truccare i risultati, a trovare scuse sulle nostre prestazioni, a creare nervosismo durante l'attività sportiva.
Mi piace invece portare un esempio veramente eclatante a riguardo: un centometrista che corre la finale olimpica. Certamente a guardarla da tifosi quella finale ci dura solo 10 secondi scarsi. Ma per quell'atleta quei 10 secondi sono iniziati almeno 4 anni prima. Nella maggior parte dei casi 8, 12, 20 anni prima.
C'è una bellissima cosa che lo sport, ma quindi anche l'allenamento e in generale il movimento, ci insegnano:
siamo processi, e spesso processi a lungo termine.
E questo che cosa significa? Che l'oggi è importante, sicuramente fondamentale, ma va sempre contestualizzato nel contesto di un viaggio.
Così una partita, un allenamento, sono fondamentali per un campionato, per arrivare in finale, per vincere.
Ma sono pezzi.
Pezzi di un mosaico.
E finché non l'hai finito, tutti quei pezzettini di pietra altro non ti sembrano che un ammasso di colori senza senso; ma alla fine, a mosaico finito, contempli il disegno incredibile.
Perché ti dico questo? Perché vincere o perdere oggi non ti dice molto sull'interezza del tuo percorso sportivo.
Attenzione: non sto dicendo che non sia importante, anzi! È talmente importante che un mosaico non esiste, non è completo se anche solo manca un pezzetto.
Tuttavia è vero anche il contrario: non è il pezzetto a fare il mosaico intero.
E tu che cosa vuoi?
Vuoi stringere la tua pietruzza piccolina illudendoti di avere il tutto in mano, o vuoi dare il giusto peso ad ogni pezzo per vederlo insieme a tutti gli altri?
Se guardi un pezzo solo non vedi il mosaico intero!
Devi allontanarti un po', distaccarti un po', per dare il giusto peso ad ogni cosa.
Tornando all'esempio del centometrista che vince la finale olimpica, se guardassimo solo gli ultimi 10 secondi della sua vita ci staremmo perdendo forse la parte più bella, cioè tutto il suo viaggio per arrivare lì.
E sono sicuro che in quel viaggio quell'atleta non avrà sempre vinto, anzi.
Però è ogni pezzettino, ogni allenamento, ogni sconfitta, ogni vittoria, che l'hanno portato a creare il mosaico della sua carriera.
E ti dirò di più: magari non sarebbe lui senza quella sconfitta che in un momento gli è bruciata tanto, senza quella pietruzza che credeva essere l'intera sua carriera!
Non buttare via niente della tua vita! Un mosaico è una meraviglia fatta di pietre! Rotte!